Da lunedì 300mila vaccinazioni al giorno. Il 15 settembre immunità di gregge

Schema da Il Corriere della Sera 14–marzo-2021

 

Secondo il cronoprogramma fissato dal generale Commissario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, il 15 settembre raggiungeremo la tanto agognata immunità di gregge, ovvero la copertura dell’80 per cento della popolazione, compresi gli under 16.

Naturalmente –  e non è una premessa da poco, visti i precedenti – se tutto andrà secondo le previsioni, sia per quanto riguarda il rispetto delle consegne, sia per l’adesione di massa alla vaccinazione da parte degli italiani.

Per portare a termine questo programma da oggi alla data del traguardo dovranno essere triplicate le dosi che si fanno adesso per arrivare a 500mila al giorno. Ciò attraverso il coinvolgimento di ogni apparato dello stato. Per la logistica e la sicurezza: Esercito, Carabinieri, le forze di Polizia, i Vigili del Fuoco, Protezione civile, Regioni, Comuni, Croce rossa. Per le somministrazioni vaccinali: medici di base, odontoiatri, farmacisti, medici sportivi, specializzandi.

Trasformati in hub vaccinali saranno edifici pubblici oggi inutilizzati o utilizzabili:  palazzetti, teatri, caserme  cittadelle militari, scuole, siti produttivi e della grande distribuzione, parrocchie e oratori. Scenderanno in campo con i loro medici interni persino le grandi aziende come Eni, Poste, Enel, Stellantis,

 

I vaccini che attendiamo

 I vaccini sbarcano all’hub nazionale di Pratica di Mare, ad eccezione di quelle di Pfizer, che arrivano direttamente ai punti di destinazione, per poi essere distribuite in tutta Italia con i mezzi Sda di Poste Italiane e con i camion dell’esercito.

Le dosi che nel prossimo semestre attendiamo sono  137 milioni:: 52 milioni da aprile a giugno, 85 milioni entro settembre, così suddivise:

• 61 milioni di Pfizer

• 25 milioni di AstraZeneca

• 23 milioni di Johnson & Johnson (l’unico monodose)

• 17 milioni di Moderna

• 14 milioni di Curevac

Per prevenire il problema  della prima fase della campagna di immunizzazione, ovvero i tagli alle forniture,  il Commissario nello stilare il cronoprogramma dell’immunità di gregge ha tenuto conto anche di possibili quote di mancate consegne e di una “riserva vaccinale”, pari all’1,5 per cento delle fiale, per fronteggiare esigenze impreviste. Un monitoraggio costante del fabbisogno locale, farà sì che uomini e mezzi della Protezione civile e della Difesa possano intervenire nel caso  in cui qualche Regione dovesse rallentare. E per arginare eventuali focolai saranno inviati nelle aree cluster interessate delle task force sanitarie composte da uomini della Protezione civile e soldati dell’Esercito per eseguire vaccinazioni a tappeto e spegnere i contagi.

 

Come si procederà con le liste 

Da lunedì 15 marzo sono previste 300 mila somministrazioni al giorno, vaccinando i  disabili e chi ha “estreme vulnerabilità”, ed entro la fine marzo sarà completata l’immunizzazione degli over 80, degli ospiti delle Rsa e del personale sanitari e insegnanti e forze di polizia.

Dal 14 aprile si dovrebbe arrivare al target delle 500 mila vaccinazioni al giorno, procedendo secondo un registro anagrafico a partire dalla classe ‘42 a salire. 

In questo modo si eviteranno i “furbetti” che saltano le liste. Inoltre, per ridurre gli sprechi in caso di rinuncia all’ultimo minuto, le Regioni saranno obbligate ad avere liste di riserva con i nominati-vi di chi è prenotato nei giorni successivi, che potrà essere chiamato all’ultimo per il vaccino.

 

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