Furto in auto parcheggiata davanti al cimitero della Pieve

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Furto in auto parcheggiata davanti al cimitero della Pieve

È accaduto sabato 12 marzo, intorno alle 12, ad una signora budriese che era andata al cimitero col padre ottantenne a fare visita alla tomba della madre. All’uscita, pochi minuti dopo, ha ritrovato l’auto col vetro spaccato e la borsa, che aveva lasciato sul sedile, rubata.

Furto in auto, la dinamica

“Il furto in auto si è svolto in pochi minuti, racconta la derubata. Solo Il tempo di percorrere pochi metri dalla tomba di mia madre nel primo campo verso il secondo per visitare e salutare altri cari.

Incredibile, una questione di pochissimi minuti. Non lascio mai la borsa in macchina, ma questa volta, essendo già l’orario del pranzo e sapendo che si sarebbe trattato di una sosta velocissima, per sostenere mio padre ho fatto l’errore di lasciarla dentro l’auto.

Portare via una borsa da una vecchia auto, ammaccata, davanti al cimitero, forse è la prova che abbiamo oltrepassato ogni limite – prosegue la derubata -.

E pensare che per non posticipare troppo il pranzo di mio padre non mi sono neppure fermata a fare bancomat… E nel portafogli avrò avuto al massimo  10-15,00€, mentre nella borsa avevo tutto, chiavi, documenti, farmaci, agende.

Adesso dovrò spendere tempo e denaro per rifare tutti i documenti, chiavi e serrature di casa. Ho contattato subito i Carabinieri ma purtroppo erano impegnati su un altro servizio. Ho immediatamente bloccato le carte e l’operatore del servizio blocco carta/bancomat mi ha segnalato che i ladri hanno subito cercato di prelevare con la tessera del bancomat 600,00€ alle h.12,21. Ciò è avvenuto presso una filiale della mia banca, fortunatamente senza riuscirci, ma purtroppo pare non sia possibile risalire a quale. Nel pomeriggio ho girato tutte le filiali dei dintorni, in un raggio di circa 20km, per cercare nei cestini, nei fossi, ma niente da fare”.

La delusione della signora

La delusione della signora è grande per quanto accaduto e per il luogo in cui è avvenuto. Un luogo di raccoglimento e di maggiore fragilità emotiva.

“Ho notato che dove ci sono i bancomat ci sono anche le telecamere. Perché dunque non è possibile cercare e visionare i filmati delle filali nel raggio di circa 20km e vedere chi ha fatto dei tentativi di prelievo alle h.12,21?

Non tanto per recuperare quanto rubato, ma almeno per identificare i ladri…”

Recatasi subito dopo l’accaduto al comando dei Carabinieri del nostro capoluogo per riferire i dettagli che potevano essere rilevanti, le è stato consigliato di tornare lunedì prossimo per poter procedere con la denuncia.

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