Il destino della «Romantica»: intervista all’Ing. Stefano Barozzi

Il destino della «Romantica»: intervista all’Ing. Stefano Barozzi

Ci si chiede quale sia il destino della Villa «Romantica», il cui fascino e il mistero hanno sedimentato in secoli di storia e decenni di abbandono. Oggi questo fascino e mistero sono di nuovo disvelati. È bastato che l’attuale proprietaria della villa, l’impresa Grande Sole, provvedesse a ripulirla – all’esterno, dalla vegetazione selvaggia che in tutti questi anni ha preso sopravvento e, all’interno, dai rifiuti di alcuni incivili che l’hanno utilizzata come discarica – per risvegliare nella comunità budriese curiosità e interesse per il suo travagliato destino (foto di G. Grassi).

 

Perché La Romantica

Il destino della «Romantica» è legato al suo nome, che le fu assegnato dall’ultima proprietaria: la cantante lirica bolognese Bianca Zucchelli. Quest’ultima la acquistò nel 1928, ma la sua storia comincia a scriversi nel Cinquecento, quando nasce come residenza della ricca famiglia bolognese dei Berò.  La famiglia acquista un grande fondo per l’attività agricola, che poi insieme alla villa passa nel 1700 ai Savini (c’è anche una via dedicata nella zona), altra famiglia molto in vista all’epoca sul territorio budriese nella coltivazione della canapa, che come noto è un forte elemento identitario del territorio.

Quando era Villa Mary

Nel periodo della dominazione francese, la proprietà viene acquistata dal Generale napoleonico Giuseppe Grabinski che, intorno al 1830, la vende al Colonnello budriese Luigi Cocchi, patriota risorgimentale e comandante dello storico Battaglione Idice nei moti del 1848. I Cocchi continuano l’attività dei Savini nell’azienda canapicola, portando la proprietà al massimo dello splendore. È infatti con il figlio del colonnello, Alfonso, che l’edificio assumerà le attuali sembianze architettoniche, mediante due successivi interventi. Un primo e completo restauro che si conclude nel 1885, quando l’edificio assume il nome di nome di Villa Mary, in onore della moglie Marietta Garino; un secondo, dopo la morte della moglie, quando Alfonso si risposa con Anna Pagani. La nascita di sette figli renderà necessario l’ampliamento della struttura con l’aggiunta di un portico e di alcune appendici.

 

L’atmosfera ottocentesca di Bianca Zucchelli

A ribattezzarla «La Romantica», come già detto, fu Bianca, figlia del cantante lirico Carlo Zucchelli, uno dei più apprezzati interpreti rossiniani a livello europeo. L’artista stessa,  quando si trasferisce nella villa, sarà soprannominata “La Romantica” per gli abiti ottocenteschi che indossava. Bianca decise che alla sua morte, avvenuta nel 1943, avrebbe donato la villa alla “Casa per artisti ed operatori dello spettacolo”. Purtroppo gli artisti non riuscirono a godere del lascito, perché i bombardamenti del 1944 e 1945 pregiudicarono per sempre l’agibilità della villa.

Ridotta a un rudere, la villa è rimasta fino ad oggi in stato di abbandono e la sua storia ha alimentato narrazioni fiabesche che hanno popolato l’immaginario collettivo dei budriesi.

 

Il destino della «Romantica»: la villa entra in un comparto urbanistico

Un edificio così importante, oltretutto in una posizione di ingresso al paese, nel 1997 viene incluso nell’allora Piano Regolatore all’interno del cosiddetto “Comparto La Romantica”.

Si tratta di un’area edificabile ad uso residenziale di circa 27 ettari, che vanta diversi proprietari, tra privati e società immobiliari. S tratta di Grande Sole Energia, Costruzioni E. Dallacasa, Coopsette Soc. coop srl, I Girasoli, SGB, S. Vincenzo, Emmepi, Cesi Costruzioni Budrio, Uniabit soc. Coop, Emmepi srl, LioudMila Sytcheva, Budrio Due Costruzioni srl.  L’area, che si estende nella zona Creti e fino alla Via Creti Martella, nel tempo “potrebbe” diventare un grande quartiere di 800-900 appartamenti. L’uso del condizionale è d’obbligo, poiché le diverse crisi del settore edilizio dal 2008 al 2017  hanno rallentato i tempi di realizzazione del comparto da parte dei soggetti attuatori.

Un progetto cominciato a piccoli passi

L’impresa che nel 2020 ha per prima ultimato due palazzine nella zona tra via Creti e via Savini è stata Costruzioni E. Dallacasa. La Grande Sole, invece, è proprietaria di circa il 30% di tutto il comparto e da luglio 2021 ha iniziato a costruire 4 palazzine per un totale di 30 appartamenti nel lotto parallelo a Via Pertini.

La stessa Grande Sole ha in progettazione altri 27 appartamenti che saranno edificati nei prossimi anni, di pari passo alle richieste di edilizia residenziale sul territorio. Interessante è la strada ciclopedonale (woonerf) che nel progetto costituisce la spina centrale del comparto, mentre la strada parallela alla Zenzalino, si chiamerà Via Romantica.

Quanto alla villa Romantica, sempre di proprietà della Grande Sole, in base alla convenzione originaria sottoscritta con l’Amministrazione, dovrà essere demolita e ricostruita fedelmente.

 

Qual è allora il destino della «Romantica»?

Al momento può diventare tutto, fuorché edificio residenziale. Ma che cosa, a tutt’oggi, non è dato a sapere.

 

Stefano Barozzi

Per la villa occorre individuare un utilizzatore finale

«Le destinazioni d’uso sono molteplici – spiega l’Ing Stefano Barozzi, co-titolare della Grande Sole -.

Ad oggi, è escluso l’uso residenziale. Secondo la Convenzione Urbanistica in essere, dovremo completare l’intervento entro il 2030, termine della Convenzione stessa. Stiamo ragionando sul progetto…. Trattandosi di un immobile importante e di un investimento altrettanto importante, vorremmo individuare l’utilizzatore finale per decidere la destinazione d’uso più appropriata, al fine di realizzare un intervento di alta qualità».

 

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Il comparto La Romantica.
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