La torta all’arancia, un’antica ricetta budriese

La torta all’arancia, un’antica ricetta budriese

La torta all’arancia (tåurta ed mlaränz) è una torta tipicamente invernale. Si tratta di una delle ricette della signora Albertina Pondrelli, budriese nata all’inizio del ‘900. Le ricette della Signora Albertina sono raccolte in un libro edito dal Comune di Budrio nel 2005.

Albertina nelle importanti ricorrenze veniva chiamata come cuoca nelle case delle nostre campagne, come usava un tempo: matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e feste, dove famose erano diventate le sue torte nuziali a 4 o 5 piani.

La torta all’arancia della signora Albertina  proviene dalla Contessa Maria Luigia Verzaglia, moglie del Dottor Pietro Giacomo Rusconi, vissuto dalla metà dell’800 fino al 1915.

La coppia abitò l’omonima villa settecentesca in via Riccardina, a Mezzolara di Budrio, che la famiglia acquista nel 1813 dai Marchesi Malvezzi. La Contessa passa questa ricetta a Rosina Cavazza, un’altra signora bolognese che aveva diverse proprietà a Mezzolara di Budrio e che, come tante altre famiglie cittadine, d’estate si trasferiva nella residenza di campagna. La signora Cavazza chiama più volte a servizio la signora Albertina, passandole la ricetta della torta all’arancia.

 

Ingredienti della torta all’arancia

  • 3 Uova
  • Zucchero, Burro, Farina 00 in peso uguale a quello delle uova
  • 3 arance rosse
  • Lievito per dolci
  • Scorza di arancia candita

Preparazione

  • Pesare le uova e utilizzare un uguale peso dello zucchero, del burro e della farina.
  • Rompere con attenzione le uova, separare i rossi dagli albumi e montare questi a neve con la frusta.
  • In una adatta terrina mettere i rossi, lo zucchero ed il burro a temperatura ambiente e lavorare il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una crema soffice e spumosa.
  • Aggiungere il succo di mezza arancia, la farina a pioggia, il lievito e gli albumi montati a neve, mescolare fino ad ottenere di nuovo un impasto omogeneo e versare in una adatta tortiera preferibilmente rotonda, unta ed infarinata
  • Cuocere in forno caldo a 180° C per circa 45 minuti; nel mentre preparare uno sciroppo col succo delle restanti arance e 3 cucchiai di zucchero.
  • A cottura ultimata estrarre il dolce dalla tortiera, disporlo ancora caldo su di un piatto piano adatto, forare la superficie con una forchetta e versare lentamente lo sciroppo in modo uniforme finché non viene completamente assorbito. Guarnire con piccole strisce di scorza di arancia candita.
  • Tempo di preparazione circa 2 ore.

 

Note

  • La quantità di lievito da usare deve essere circa quella per g 250 di farina.
  • La scorza di arancia candita si prepara nel seguente modo: durante la stagione invernale, quando le arance sono belle grosse, sbucciare accuratamente i frutti, avendo cura di scegliere quelli non trattati, eliminando le calotte. Lavare le scorze in acqua fredda, tagliarle a fettine della larghezza di circa 1 cm e riporle in un vaso di vetro con un uguale peso di zucchero alternando uno strato di scorza ed uno di zucchero fino al riempimento; aggiungere aromi (chiodi di garofano, cannella) se graditi. Operando in questo modo le scorze sono pronte all’uso per l’inverno seguente!
  • Un metodo più rapido (tratto da una ricetta pubblicata sulla Domenica del Corriere degli anni 1935-36) è il seguente: sbucciare le arance e preparare le scorze come in precedenza indi pesarle; mettere in una teglia un uguale peso di zucchero con un po’ di acqua appena sufficiente a bagnarlo e le scorze. Porre su una fiamma bassa e far assorbire lo zucchero rimescolando con un cucchiaio di legno in continuazione; ad operazione conclusa rovesciare le scorze su di un piatto, separare le une dalle altre, far raffreddare e chiuderle in un vaso.

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