Sfide nei cieli di guerra-Uomini e macchine, mostra dal 19 al 27 marzo 

Sfide nei cieli di guerra

Sfide nei cieli di guerra-Uomini e macchine, mostra dal 19 al 27 marzo in Sala Rosa, Via Marconi 3/b

Sfide nei cieli di guerra-Uomini e macchine è una mostra di modellismo statico dedicata ai piloti ed agli equipaggi degli aerei che hanno combattuto nei cieli d’Europa durante la I e la II Guerra Mondiale. E non è un’esposizione degli aerei dei vincitori o dei vinti, ma di un’intera collezione di modelli realizzati in diverse scale di costruzione, puntigliosamente montati e colorati.

Una collezione per gli appassionati di storia e di modellismo

Curatore è  Marco Vannuccini, che ha ereditato dallo zio Avv. Giancarlo Morandini-Chiarioni, circa 600 modelli, non tutti esposti a causa di danneggiamenti da trasporto o da stivaggio. Lo zio, un vero appassionato e perfezionista modellista, è stato uno dei primi a Bologna ad acquistare le scatole di montaggio di marche famose. Alcune, quali Frog, Revell, Airfix, oggi non sono più esistenti). Altre, come Italeri, Tamiya, Hasegawa, sono ancora sul mercato.

In modelli in mostra evidenziano i progressi stupefacenti messi in opera dai progettisti e dalle industrie aeronautiche nei poco più di vent’anni che separano i due conflitti mondiali.

Sfide nei cieli di guerra

Sfide nei cieli di Guerra, aerei e uniformi aviatorie

Accanto sono esposti alcuni manichini che indossano le tenute di volo o le uniformi aviatorie coeve con i modelli di aerei. Inoltre i ritratti di alcuni piloti pressoché sconosciuti al grande pubblico. Tra questi, il tedesco Erich “Bubi” (Ragazzino) Hartmann, che riuscì a guadagnare il titolo di maggiore “Asso” aviatorio di tutti i tempi. Come?  In tre anni di combattimenti riuscì ad abbattere 352 aerei nemici e a compiere 1404 missioni di guerra, 825 combattimenti aerei. Oppure come il Magg. Carlo Emanuele Buscaglia, audace pilota di aerosiluranti. Quest’ultimo fu dato per scomparso in azione nel 1942 con tanto di intitolazione a suo nome del reparto siluranti della Repubblica Sociale Italiana (RSI). Poi, ricomparve al comando del Gruppo caccia-bombardieri “Baltimore” dell’aviazione del Regno del Sud, cooperante con gli americani. L’episodio causò l’immediata retromarcia della RSI e re-intitolazione del Gruppo siluranti al collega e antagonista Ten. Carlo Faggioni.

Uomini spietati nei confronti del nemico, ma capaci di gesti di grande cavalleria, come Adolf Galland, tedesco, uno dei pochi a conseguire il titolo di “asso” durante la Seconda Guerra Mondiale pilotando sia aerei con motore a scoppio, sia aerei a reazione (il Me 262). Quando Galland venne a sapere che il pilota inglese Douglas Bader, privo delle gambe e pilota grazie a delle protesi agli arti inferiori, era caduto prigioniero perdendo aereo e gambe artificiali, ottenne un tregua. Ciò per permettere ad un bombardiere inglese di lanciare col paracadute delle protesi di riserva per il pilota avversario, al fine di facilitargli la permanenza nel campo di prigionia.

Sfide nei cieli di guerra

La mostra inaugura sabato 19 marzo alle ore 10:00, in Sala Rosa, e sarà aperta nei giorni:

19 marzo dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00
20 marzo alle 10:00 alle 19:00 in contemporanea con Incanti e Mercanti
26 e 27 marzo dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00
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