Pinacoteca civica Inzaghi, riapertura!

Pinacoteca civica Inzaghi riapertura. Sotto una nuova luce, come recita il sottotitolo della iniziativa, Giovedì 28 aprile alle 18:30, in via Mentana 3, riapre la Pinacoteca Civica Domenico Inzaghi.

La Pinacoteca intitolata a Domenico Inzaghi, sarà per così dire restituita rinnovata alla cittadinanza. Ciò avviene dopo la lunga pausa di chiusura dovuta alla pandemia e gli ultimi interventi autorizzati dalla Soprintendenza di Bologna.

Pinacoteca civica Inzaghi, interventi

Negli anni 2016 e 2018, grazie ai fondi della Legge regionale 18/2000 e al generoso contributo dell’azienda Comet,  è stato rinnovato impianto di illuminazione in alcune sale. Nell’ultimo intervento, l’impianto di illuminazione è stato esteso a tutte gli ambienti. In questo modo è stato valorizzato al meglio il patrimonio artistico della Pinacoteca tutelando le opere dalle possibili componenti dannose dello spettro luminoso della luce artificiale.

Inoltre, sempre grazie ai fondi della Legge regionale 18/2000 per il 2020, si è provveduto ad implementare e sostituire il sistema di antintrusione e videosorveglianza.

Un nuovo percorso espositivo

Fondamentale poi l’impronta museologica sul nuovo percorso di esposizione. Quest’ultima ha lo scopo di rendere fruibile l’intera collezione Inzaghi, ripensata con una chiave di lettura più versatile e adatta ai tempi moderni.
L’esposizione delle opere permettono infatti un rapporto diretto il visitatore, capace di raccontare di volta in volta un percorso unico. A cadenza periodica, inoltre,  verranno esposte le altre opere che in questa prima fase non hanno trovato spazio.  Anch’esse per fare da cornice al nuovo volto della Pinacoteca, permettendole di poter cambiare esposizione ma di mantenere integra e interamente fruibile, la collezione.

La cittadinanza è invitata per la prima visita esclusiva!

Le opere della Pinacoteca civica Inzaghi

Grandi artisti si susseguono sulle pareti della Pinacoteca Domenico Inzaghi di Budrio:
Vitale da Bologna, Tommaso Garelli, Cristoforo di Benedetto, Innocenzo da Imola, Dosso Dossi, Denijs Calvaert, Bartolomeo Passerotti. E poi Bagnacavallo il Giovane, Lavinia Fontana, Francesco Brizio, Mastelletta, Cesare Gennari, Alessandro Tiarini, Francesco Albani, Simon Vouet, Lorenzo Pasinelli. E ancora, Antonio Mezzadri, Vittorio Maria Bigari, Gian Domenico Ferretti, Ubaldo e Mauro Gandolfi.
La collezione è stata poi temporaneamente incrementata con i dipinti provenienti dall’Opera Pia Bianchi e dalla Fondazione Benni di Bologna, oltre che con acquisizioni e donazioni di pittori contemporanei.
Nella sezione grafica sono comprese opere provenienti dalla raccolta Inzaghi, dalla serie delle “Antiche Chiese di Roma” di Antonio Sarti e le novecentesche “Vedute di città d’Italia” di Antonio Carbonati.
Tra i disegni si conservano fogli pregevoli di Guercino, Vittorio Maria Bigari, Donato Creti e tra le incisioni fogli di Durer, dei Carracci e di Callot.
La Pinacoteca ospita, quindi, opere notevoli, in modo particolare risalenti al XVI secolo, per lo più a tema religioso.
Alterna sale di ritratti a sale di paesaggi, scene di vita quotidiana e nature morte.
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