Morus Nigra

La pianta:

Si tratta di un genere di 10 specie di alberi decidui con forme erette ed arrotondate. Le sue origini sono principalmente nei boschi dell’Africa, Asia e America del Nord e Sud. Nel nostro territorio un tempo era coltivato soprattutto perché con il fogliame venivano alimentati i bachi da seta una vera e propria industria. A inizio estate i minuscoli fiori maschili e femminili a coppa sono portati in amenti separati sulla stessa pianta. Ogni mazzetto di fiori femminili matura un singolo frutto o bacca, oblunga e commestibile di colore nero, contenete numerosissimi semi.

Dove si trova:

A Budrio l’albero è ancora esistente in poche corti, in boschetti o areee di rispetto di privati dove gli uccellini ghiotti delle bacche provvedono alla semina indisturbata.

Curiosità:

Plinio il vecchio lo definì “sapientissima arborum” l’albero più paziente della natura in quanto è l’ultima pianta ad emettere le foglie, scongiurando così il danno dalle gelate primaverili. I romani grandi adoratori delle finissime sete dell’Oriente ne impararono la coltivazione, di lì partì l’industria della seta. Nel 1300 negli statuti comunali fu imposta la coltivazione ai proprietari terrieri con enormi sanzioni a chi le danneggiasse. Come mostra la foto oggi è tutt’altra cosa!
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