Mattia Peren è al cinema con 999-L’altra anima del calcio

Mattia Peren è al cinema con 999-L’altra anima del calcio

Uno su mille ce la fa. E dei restanti 999 chi ne parla? Mattia Peren è un ragazzo mezzolarese di 20 anni che fa parte di questa categoria, quella cioè dei campioni mancati che hanno lottato per farcela e poi non ce l’hanno fatta, ma che poi dal proprio fallimento traggono la forza di ricominciare. Dopo aver giocato per dieci anni nelle giovanili del Mezzolara Calcio, e successivamente nel Molinella, ritorna al Mezzolara per le juniores nazionali. Poi all’improvviso, come spesso capita a quella difficile età, ha un cedimento, gli sembra di non essere più all’altezza e in squadra si sente messo da parte. Così smette di giocare e il suo sogno si infrange.

Il provino inaspettato

Un mese dopo, quando tutto sembra essergli crollato addosso, la madre Anna, casualmente, scopre che per una storia simile alla sua hanno aperto il casting per un film. Il titolo è “999 – L’altra anima del calcio” e parla dei 999 ragazzi che non ce l’hanno fatta.
È tratto dall’omonimo libro di Paolo Amir Tabloni, con la regia di Federico Rizzo, che ha studiato al Dams di Bologna e si è formato alla scuola di Pupi Avati. Il casting è solo per comparse e, dopo lunga insistenza, Anna convince Mattia a presentarsi. Al provino il regista gli chiede di immedesimarsi nel ruolo di giocatore di calcio e di immaginare di litigare con suo padre durante il ritorno a casa dopo una partita.

“Sono andato d’istinto – spiega Mattia – e non ricordo nemmeno cosa ho detto. Ma sicuramente sono apparso spontaneo, perché quella situazione quando giocavo l’avevo vissuta tante volte…certo non ci speravo…le mie aspettative non potevano essere alte, non avendo mai recitato in vita mia”.

Mattia viene scelto come protagonista

E invece Mattia viene scelto tra tantissimi aspiranti attori e non come comparsa, ma nel ruolo del protagonista Lorenzo, un sedicenne che gioca a calcio come attaccante nelle giovanili di una prestigiosa squadra di calcio e vive con la sua famiglia a Piacenza. Lorenzo vuole diventare un campione, ma il percorso che deve attraversare è pieno di ostacoli da superare. Alla storia di Lorenzo, nel film, si alternano interviste a campioni e a mancati campioni che raccontano un’altra storia del calcio spesso sconosciuta al grande pubblico: quella di chi non è riuscito a raggiungere il proprio obiettivo.

“Nell’estate del 2020, per due mesi, con tutte le difficoltà dell’emergenza Covid, abbiamo girato tutti i giorni di fila per dieci ore consecutive – racconta Mattia. Io insieme a un cast di grandi attori come Anita Kravos, Luis Molteni, Tatti Sanguinetti, Ettore Nicoletti, Gianni Pellegrino. Per me è stata un’esperienza molto faticosa ma indimenticabile”.

Girato a Bologna Piacenza e anche al Giordano Bruno

Il lungometraggio è girato in gran parte a Bologna, a Piacenza, in Romagna e anche al Giordano Bruno di Budrio, dove Mattia si è diplomato. Posare in un ambiente a lui familiare, dove ha potuto scegliere alcuni amici come comparse, è stata una scelta del regista, trattandosi della sua prima esperienza di recitazione.

L’approdo al grande schermo

Finite le riprese del film c’è stata la lunga parentesi del Covid, che ha lasciato tutto in sospeso, fino alla bella notizia che è arrivata il 10 novembre: 999 è stato ammesso tra 140 proiezioni ricevendo una “Menzione d’onore” al Festival internazionale Ficts, che è come dire il campionato mondiale di cinema, televisione e cultura sportiva. Poi, dopo circa sei mesi di attesa, l’approdo al cinema. Recentemente è stato pubblicato il trailer (per vederlo clicca qui), che  stato proiettato allo stadio dall’Ara di Bologna nella partita Bologna-Milan del 15 aprile scorso.

L’8 maggio al cinema Arlecchino c’è stata la prima nazionale e in questi giorni sarà proiettato nel circuito Pop Up Cinema Bologna:

  • Mercoledì 10/05/2023 – Cinema Jolly – ore  17:00
  • Venerdì 12/05/2023 Cinema Bristol –  ore 16:30
  • Sabato 13/05/2023 – Cinema Arlecchino –  ore 17:00
  • Lunedì 15/05/2023 Cinema Arlecchino – ore 18:30

Poi farà il giro delle sale italiane e, infine, sarà trasmetto in tv.

Il legame di Mattia con Budrio

“Ci terrei moltissimo che il film venisse presentato anche a Budrio – commenta Mattia – perché vorrei trasmettere ai miei coetanei che non bisogna mai smettere di sognare e che è normale avere dei cedimenti, e che dopo un crollo è più facile rialzarsi se non ti chiudi in te stesso, ma chiedi aiuto alla famiglia e alle persone che ti vogliono bene”.

Il film ha un finale aperto, come la vita, e lancia un messaggio forte per i genitori che spingono i figli verso carriere luminose, per i campioni mancati, per i giovani che stanno provando a sfondare, per i loro allenatori, ma anche per chi non ha niente a che fare con il mondo del calcio e vorrebbe conoscerne, per l’appunto, l’altra anima. Emozionatissimo, Mattia Peren ha definito questa esperienza la più importante della sua vita. Un’esperienza che oggi, dopo il debutto sul grande schermo, lo proietta in un nuovo meraviglioso sogno (guarda Mattia alla “prima” al cinema Arlecchino di Bologna)!


Diretto da Federico Rizzo e prodotto da Stefania Tschantret, per Oblivion Production, è stato realizzato in collaborazione con Associazione di promozione sociale Amici di We Love Football, Bologna FC 1909, Sassuolo Calcio, Piacenza Calcio, Sponsor tecnico Macron.
E poi con il sostegno di MiC (Direzione Generale CINEMA e AUDIOVISIVO), Emilia Romagna FilmCommission, Comune di Bologna, Cultura è Bologna. Infine con il patrocinio di CONI (Comitato olimpico nazionale italiano), AIC (Associazione Italiana Calciatori), AIA (Associazione Italiana Arbitri), LND (Lega nazionale dilettanti).

 

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