A Bagnarola, presso la Parrocchia dei SS. Giacomo e Biagio, in via Bagnarola 52, si terrà domenica 3 settembre la Festa della Madonna della Cintura, celebrata per tradizione la prima domenica dopo il 28 agosto, data in cui la Chiesa ricorda Sant’Agostino.
Una ricorrenza che risale al risale al 1682, quando il Marchese Ferdinando Cospi donò alla chiesa di Bagnarola il dipinto della pittrice bolognese Elisabetta Sirani. L’artista, considerata dai suoi contemporanei “il miglior pennello di Bologna”, nel dipingere Maria con il Bambino in braccio che reggono tra le mani una lunga cintura, ricorre a una simbologia che ha ispirato numerosi dipinti e opere d’arte nel corso dei secoli.
PROGRAMMA DELLA FESTA
• 16.30 Solenne Santa Messa con processione in onore della Madonna della Cintura
• 18.30 Apertura stand e bar: crescentine farcite, tortellini “al volo”, panini wurstel e salsiccia, patatine, vino, birra, bevande, caffè e dolci
• 20.00 Serata animata da “SBANDA BALLET” e balli popolari
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Info: 333 8352 572
Perché si chiama Madonna della Cintura?
Riguardo alla devozione alla Madonna SS. della Cintura, la tradizione vuole che il culto della Madonna della Cintura nasca grazie a Santa Monica, madre di Sant’Agostino, la quale, rimasta vedova, avrebbe chiesto a Maria come poterla imitare non solo nei modi ma anche nelle vesti durante la Sua vedovanza. Secondo il celebre Manuale di Filotea del sacerdote Giuseppe Riva (1803-1876):
“La B. Vergine non tardò a compiacerla. Le apparve poco dopo coperta di un’ampia veste che dal collo le andava ai piedi. Ma di stoffa così dozzinale, di taglio così semplice, di colore oscuro che non saprebbe immaginare abito più dimesso e penitenziale. Ai lombi era stretta da una rozza cintura di pelle che scendeva fin quasi a terra, al lato sinistro della fibbia che la rinfrancava. Indi slacciandosi di propria mano la cintura, la porse a Santa Monica, raccomandandole di portarla costantemente, e di insinuare tale pratica a tutti i fedeli bramosi del suo speciale patrocinio”
e fu proprio Sant’Agostino a utilizzarla per primo, nacquero così i cinturati i quali “sono chiamati a vivere una vita di penitenza di cui è simbolo la cintura, indicando con essa il disprezzo del mondo e di tutto ciò che allontana da Dio.”
La cintura dunque come valore simbolico a indicare un legame di sottomissione che comportava una protezione da parte della Madonna nella forma del Patrocinio.
Nell’iconografia classica si ritrae la Vergine in alto, con il Bambino in braccio, tra santa Monica e Agostino in atto di donare la propria cintura.
Tuttavia, secondo un’altra tradizione, il culto della Madonna della Cintura sarebbe attribuito a San Tommaso. Leggi qui