Il jack russel aggredito dal pit bull non è in pericolo di vita

Buone notizie per quanto riguarda le condizioni del jack russel aggredito da un pit bul venerdì 2 luglio al parco giochi Giovanni XXIII. Il jack russel ha riportato una grande ferita al collo, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Erano circa le ore 20:00. Il pit bull era in coppia con un altro cane della stessa razza, ed entrambi, nonostante la presenza del padrone, una giovane donna, si aggiravano nel parco con guinzaglio appeso al collare, quindi liberi e senza museruola. Dai racconti sui social di alcuni testimoni risulta che la scena dell’aggressione abbia scatenato scene di panico tra i frequentatori del parco che in quel preciso momento erano ai giochi con i loro bambini.

Mentre il pit bul faceva roteare il piccolo jack russel come un pupazzo ormai inerme, un signore presente ha cominciato a sferrare calci al cane impazzito fino a fargli mollare la presa.

Sono intervenuti i carabinieri di Molinella, che hanno identificato la proprietarie dei cani, verso la quale è stata esposta formale denuncia-querela dal proprietario dell’animale aggredito.

Ricordiamo che il proprietario di un cane è responsabile del controllo e della conduzione del proprio animale e risponde di danni o lesioni a persone, altri animali e cose provocati dall’animale stesso.

Chi lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi o ne affida la custodia a una persona non adatta (come lo sono, ad esempio, i bambini o le persone incapaci di trattenere un cane, qualora questo dovesse diventare aggressivo) rischia una sanzione amministrativa da 25 a 258 euro. La stessa sanzione è prevista per chi aizza o spaventa animali, in modo da mettere in pericolo l’incolumità delle persone.

Dal punto di vista della responsabilità civile, si può richiedere il risarcimento dei danni provocati da un animale, rivolgendosi al proprietario dell’animale stesso oppure alla persona che lo deteneva al momento dei fatti, se diversa.

Quali sono le regole da seguire portando il cane in luoghi pubblici?

L’Ordinanza ministeriale concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani stabilisce le regole di sicurezza, che devono essere rispettate dai proprietari e dai detentori quando portano il loro cane in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico:

  • deve essere utilizzato un guinzaglio non più lungo di 1.50 metri; fanno eccezione le aree cani, dove gli animali possono essere lasciati liberi;
  • chi conduce il cane a spasso deve avere sempre con sé una museruola(rigida o morbida), da utilizzare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali oppure su richiesta delle Autorità competenti;
  • il cane deve essere affidato solo a persone in grado di gestirlo correttamente;
  • è necessario conoscere le caratteristiche fisiche ed etologiche del proprio cane;
  • è necessario conoscere le norme vigenti da rispettare;
  • bisogna assicurarsi che il cane si comporti bene sia con le persone sia con gli altri animali.

L’obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al guinzaglio, quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico e l’obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto pubblico sono previsti anche dal Regolamento di Polizia Veterinaria (all’art. 83).

Inoltre, chiunque conduca un cane in aree urbane, vie, piazze, giardini pubblici deve raccoglierne le feci e comunque avere sempre con sé l’occorrente a questo scopo. Anche questo obbligo è contenuto nell’Ordinanza ministeriale emanata per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività dei cani, ma possono imporlo anche i regolamenti locali delle città.

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