A Cronisti in classe 2021 la 3 E è al primo posto sul web

Al momento, la classe 3 E SET delle scuole Quirico Filopanti di Budrio è al primo posto per voti ottenuti sul web, ma solo alla fine dell’anno scolastico si conoscerà il vincitore finale tra le 13 medie di Bologna e provincia che hanno partecipato alla 14ma edizione del Campionato di Giornalismo Cronisti in Classe 2021 indetto dalla testata Il Resto del Carlino. 

Sarà una giuria composta dalla redazione del Resto del Carlino ad esprimere il verdetto finale e nel valutare l’elaborato migliore terrà conto sicuramente anche dei voti online.

Quindi l’invito è a continuare a votare la nostra classe. Ci si dovrà semplicemente registrare e dare la propria preferenza all’articolo che ha per titolo:

Amore: cinque lettere, mille significati (clicca qui per accedere).

Il progetto

L’idea del progetto è quella di creare una sinergia tra le istituzioni scolastiche e la testata: gli studenti diventano protagonisti di una stimolante fase di apprendimento attraverso la lettura e la scrittura, mentre gli insegnanti sperimentano nuovi percorsi didattici interdisciplinari.  Altro obiettivo dell’iniziativa, è avvicinare i ragazzi alla lettura del quotidiano: infatti, per la durata del concorso, ogni settimana, le classi partecipanti ricevono copie omaggio del Carlino.

Ma come funziona il ’Campionato di giornalismo’? Le classi iscritte, sono invitate a realizzare due elaborati su due temi diversi a distanza di un circa mese l’uno dall’altro. In entrambe le prove, devono cioè comporre una pagina del giornale che comprende un articolo completo di immagini e titoli e che viene pubblicata sia sulla versione cartacea del quotidiano, sia online sul sito dedicato.

Nel primo elaborato che è stato pubblicato su Il Resto del Carlino di martedì 16 marzo, la classe 3E SET, con l’aiuto delle insegnanti Prof.sse A. Barbagallo, L. Bottazzi e M. Gironi, ha scelto un tema universale.

L’AMORE

 Amore è certamente la parola più usata al mondo, il sentimento più difficile da vivere e da esprimere, il tema più ricorrente in tutte le nove arti – alle sette millenarie si sono aggiunte più di recente il cinema e il fumetto. Cinque lettere, mille significati, titolano gli studenti della 3E. Ma allora: cos’è l’amore? In questi anni i ragazzi hanno provato a rispondere a questa domanda attraverso vari progetti interdisciplinari. Fondamentale è stata l’attività con gli anziani del Centro Diurno San Domenico di Budrio, iniziata lo scorso anno col progetto intitolato «Uniamoci in un abbraccio», con la realizzazione di un pannello decorativo insieme agli ospiti del Centro Diurno. «All’inizio eravamo timorosi e impacciati – spiegano i ragazzi nel loro articolo per il Resto del Carlino – poi abbiamo aperto i nostri cuori e siamo riusciti a creare una relazione di affetto e fiducia reciproca. Il nostro arrivo era per loro un momento di grande gioia e spensieratezza… e durante gli incontri al San Domenico, abbiamo scoperto l’importanza dell’amore verso il prossimo, verso i più deboli e bisognosi, fatto di piccoli gesti e grande dedizione...».

Oltre a questo e ad altri progetti sul tema dell’amore i ragazzi hanno intervistato Maurizio Garuti, scrittore e autore teatrale di  San Giovanni in Persiceto. I suoi romanzi, che attraversano il genere comico, quello drammatico, il thriller, e a volte tutti insieme, raccontano le storie della vita reale e sono ambientati nel paesaggio emiliano.

Che cos’è l’amore?

Con queste parole Garuti risponde alla prima domanda che i ragazzi gli rivolgono:

«L’amore è un sentimento fondamentale…  ha varie declinazioni: il suo contrario è l’odio, il suo avversario è la morte. Può cambiare e svilupparsi nel tempo, ma continua a scaldarci con la sua fiamma fino alla vecchiaia».

Di quali tipi di amore parla?

«Parlo dell’amore a 360 gradi, che nei miei romanzi mi permette di di toccare le emozioni profonde del lettore. Grandi storie d’amore tra uomini e donne, ma anche l’amore parentale, per il prossimo e per l’umanità. Ho dedicato un libro a Padre Marella, prete mendicante che, con il suo amore per il prossimo, ha fatto innamorare tutta Bologna».

Shakespeare scrisse «L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire». Che cosa ne pensa?

«Possiamo paragonare l’amore a una lancetta che va dal paradiso all’inferno, dalla passione alla gelosia, e può arrivare all’odio, pensiamo ai femminicidi. Può tramutarsi in follia. Come ogni farmaco, può diventare un veleno».

Che ruolo può avere la scuola nell’aiutare a orientarsi nel mondo dei sentimenti?

«Deve infondere una cultura di sano scambio fra l’io e gli altri, aiutando i giovani a interpretare e gestire le proprie emozioni. Nell’ascolto del prossimo si impara a ritrovare se stessi».

E in questo difficile momento che stiamo vivendo, con rapporti limitati e distanziati, che ruolo ha l’amore?

«È un sentimento che aiuta ad affrontare le montagne dell’esistenza e i deserti della solitudine. Si vive meglio ogni mattina, sapendo di poter contare su affetti stabili, anche se distanziati. La scuola deve insegnare un sano scambio tra l’io e il tu, aiutando a capire e gestire le emozioni»

Il 20 maggio uscirà su Il Resto del Carlino il secondo elaborato, questa volta realizzato dalle classi 1 I e 1 F. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della competizione giornalistica. 

 

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