Troppe informazioni abbassano la nostra attenzione

Gli esperti parlano chiaro. Un costante aumento dell’uso degli smartphone e la facilità di accesso alle informazioni ha come rovescio della medaglia un progressivo deterioramento della nostra capacità di attenzione.

Attenzione che corrisponde anche alla difficoltà di concentrazione, sempre interrotta da continui messaggi che tempestano il nostro smartphone  (leggete che cosa di incredibile accade ogni 60 secondi in rete (https://www.edinet.info/ediblog/cosa-accade-ogni-60-secondi-in-rete/).

Secondo uno studio pubblicato sulla Harvard Business Review, quando si è impegnati in un compito che richiede concentrazione, anche solo una breve distrazione come guardare un messaggio può richiederci un tempo di recupero fino a venti minuti!

Sfatata la favola secondo la quale la nostra attenzione sarebbe inferiore a quella di un pesce rosso,  con il bombardamento di informazioni a cui siamo costantemente sottoposti rischiamo di smarrirci nel processo di raccolta dati e perdiamo la capacità di sintesi necessaria per giungere alla decisione finale.

Questa tendenza ha dei risvolti preoccupanti anche nei processi di  produzione aziendale, tant’è vero che, secondo gli esperti, oggi a distinguersi maggiormente non sono le aziende più abili a procurarsi informazioni, ma quelle che riescono a battere in velocità la concorrenza con decisionismo e determinazione.

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