L’architettura del grano

Nessun’altra pianta ha modificato il paesaggio rurale quanto il grano: mulini, fienili, granai, granai “inglesi” a più navate di dimensioni simili a quelle di una cattedrale, silo edifici progettati per conservare e trasformare il dorato chicco.

Senza grano tenero, probabilmente l’Europa sarebbe ancora nel bel mezzo dei “secoli bui”, ogni granello è una riserva di cibo ben impacchettata ricca di amidi, proteine, minerali e vitamine che danno energia.

Lo sapete che nelle tombe degli antichi Egizi sono state ritrovate pagnotte che risalgono a cinquemila anni fa?

Il covone di grano era simbolo dell’agricoltura e della fertilità, dal raccolto e del ringraziamento, della fine dell’inverno e dell’arrivo della primavera. Il raccolto e la semina del grano tenero implicavano una esagerata quantità di rituali, perché la perdita di questo raccolto era foriera di carestia.

Nei moderni campi di grano, i fiori spontanei rappresentano una seccatura per il raccolto, ma sapete che negli anni Cinquanta con i fiori di campo si abbelliva il carro che portava a casa gli ultimi fasci?

Dr. Francesca Calandriello

Dr. Francesca Calandriello

Francesca Calandriello, è una Dietista, un Biologo nutrizionista, un’Erborista e un Professore a.c. dell’Università di Bologna dove insegna Piante officinali e integratori alimentari e Botanica Farmaceutica Sistematica.

Dr. Francesca Calandriello su Sotto Quirico
Visita il sito di Dr. Francesca Calandriello o seguila su Fabcebook

Potrebbe piacerti anche...

articoli dello stesso autore