La storia delle biciclette Bianchi dal 1886 a Pantani – Collezione Alberoni

La storia delle biciclette Bianchi dal 1886 a Pantani – Collezione Alberoni. Nell’ambito della manifestazione Primaveranda, edizione 2023, la Sala Rosa (via Marconi, 3B, Budrio) ospiterà l’esposizione  a cura di Antonio Alberoni e Fernando Pazzaglia. La mostra sarà inaugurata sabato 22 aprile alle ore 17:00 e resterà aperta fino al 7 maggio.
L’inconfondibile celeste della Bianchi, colore davvero particolare, tornerà a splendere, lasciando intravedere tutti i suoi mutamenti, che lo hanno portato, con il tempo, a virare da un azzurro simile al cielo ad un colore maggiormente venato di verde, con varianti in funzione del modello e del periodo.

Le 30 biciclette esposte, piccola parte della collezione Bianchi di proprietà di Alberoni, saranno suddivise in biciclette da viaggio, da corsa, da pista, da ciclocross e MBT, rigorosamente marcate Bianchi.
Una eccezione ci sarà, al termine della mostra. Proprio verso l’uscita ci si potrà soffermare su un ricordo dell’immortale Marco Pantani, che verrà omaggiato attraverso la presenza della prima bicicletta avuta da Carrera Tassoni al suo esordio tra i professionisti. Non solo, in esposizione si potrà ammirare anche l’ultimo adorato mezzo a due ruote, una Carrera contraddistinta da misure inferiori rispetto alle altre realizzate per il fuoriclasse di Cesenatico, che aveva espresso personalmente questa richiesta.
Pantani ha percorso soltanto pochi km in allenamento con quest’ultima bicicletta, scalando i monti romagnoli ed immaginando di poter gareggiare nuovamente.
La mostra budriese si aprirà con un bicicletto Bianchi del 1886, ritrovato in condizioni drammatiche e riportato all’antico splendore. A questo, seguiranno una delle prime biciclette (in assoluto) con freno a tampone del 1904 e la rarissima Bianchi freni invisibili datata tra il 1912 e il 1920.
Si potrà poi vedere da vicino una meravigliosa (e probabilmente unica) gamma completa di cicli da corsa Bianchi a partire dal 1910 fino ai giorni nostri. Riprenderà vita così la storia della bicicletta, che coincide con la lunga ed avvincente storia della creatività umana. Sarà piacevole e divertente cogliere i dettagli aggiunti da Antonio Alberoni, che ama corredare i mezzi a pedali con oggetti dell’epoca che avrebbero certamente potuto essere presenti sulle biciclette collezionate.
Questi oggetti restituiscono, così come ogni pezzo che compone le biciclette, la fisionomia di periodi storici anche lontani, fornendo la possibilità di trarre ispirazione per nuove ed inconsuete ricerche. I visitatori della mostra saranno guidati dall’amore di Alberoni per la bicicletta, mezzo meccanico straordinario, frutto dell’ingegno e capace di rendere possibile, in particolare dall’inizio del ‘900, una nuova interazione con la libertà individuale, con la mobilità, con l’occupazione lavorativa quotidiana, senza dimenticare che la bicicletta è stata protagonista della Seconda guerra mondiale, della lotta di Resistenza e della Ricostruzione.

Orari di apertura: dal 23 aprile all’1 maggio e dal 5 al 7 maggio ore 10:00-12:30 / 15:00-19:00

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest