La grande nevicata dell’85

Esattamente domani, 35 anni fa, a Bologna avvenne quella che è stata definita la più grande nevicata del ventesimo secolo, anche ricordata come la nevicata dell’85.

Già tra il 4 e il 5 gennaio, un fronte artico, nella sua veloce discesa da nord, aveva interessato le nostre regioni con tormente di neve che si mostrarono particolarmente intense sulle regioni orientali, a Rimini il vento raggiunse i 53 nodi da Nord e aveva nevicato abbondantemente nel ferrarese.

Nei giorni successivi, col ritorno del tempo anticiclonico, le temperature precipitarono ovunque su livelli estremamente bassi.

Il giorno 8, una nuova ondata di aria artica aveva raggiunto il Mediterraneo determinando una circolazione depressionaria, nella quale confluirono correnti meridionali, calde e umide in quota, con aria molto fredda nei bassi strati.

La neve riprese a scendere sul Nord Italia e, particolarmente, in Emilia Romagna dove si segnalarono valori intorno a 30 cm di neve, sia nella pianura interna, che nelle zone costiere.

Nei giorni seguenti si rafforzò l’anticiclone, che dalla Inghilterra e dall’Atlantico settentrionale si spinse fino alle nostre regioni. Il tempo migliorò, ma l’aria artica portò le temperature a livelli da primato soprattutto nelle aree soggette ad inversione termica, come la bassa pianura, dove si superarono i -25°C.

Il 14 gennaio, un nuovo impulso di aria artica, da Nord Est, raggiunse il bacino occidentale del Mediterraneo, che però questa volta fu ostacolato da un robusto anticiclone: aria calda e umida affluì massicciamente sull’Italia fino al giorno 17, determinando su tutte le regioni fortissime nevicate, con solo pause di poche ore.

A Bologna, il manto nevoso raggiunse 80 cm e Budrio, che non fu da meno, restò paralizzato per quattro giorni…

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Foto: archivio Montanari-Pazzaglia

 

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