È dimostrato: il 65% delle persone che seguono una dieta recupera tutto il peso perduto nei 3 anni successivi, perché?
Recenti scoperte della neurofisiologia dimostrano che ingrassano soprattutto le persone che avvertono il peso della routine o che vivono con pesantezza i loro impegni. Una vita priva di piaceri, ma vissuta con senso del dovere provoca eccessiva autocritica, malattie psicosomatiche, depressione e… tendenza a ingrassare. L’ipotalamo è la sede delle emozioni primordiali: la fame, la sete, la paura, la rabbia, ecc. che vanno tutte soddisfatte. Riscoprire il piacere: essere innamorati della vita, essere creativi, avere interessi, ridere e giocare aiuta a dimagrire, o meglio, aiuta a gestire correttamente il rapporto con il cibo.
Mangiando cerchiamo di donarci amore come il bambino che succhia il latte dal seno materno. Solo se cambiamo il nostro modo di pensare, di stare con noi stessi e con gli altri possiamo dimagrire davvero.
Chi ingrassa pensa di avere poca forza di volontà, ma è vero il contrario; si ingrassa perché si è in lotta con sè stessi, per “dover” essere conformi all’immagine che gli altri hanno di noi: una brava moglie, una brava madre, generosa, altruista, amata dagli altri…e così è tutto sotto controllo…tranne il cibo, unica sfera in cui “l’anima” troppo repressa si ribella.