Clima Talk: Che Meteo, che Futuro?

Questa sera, 22 aprile, ore 20:45, Torri dell’Acqua, conferenza sull’emergenza climatica, promossa da Pro Loco in collaborazione con Emil Banca. Questo incontro, che ha per titolo Clima Talk: Che Meteo, che Futuro?  Verso un Futuro (Im)Possibile: Capire il Cambiamento Climatico con Big Data e AI riunirà relatori dell’importanza di Luca Mercalli, noto climatologo e presidente della Società Meteorologica Italiana, e Gian Luca Galletti, già Ministro dell’Ambiente e attuale presidente di Emil Banca; Marco Becca, Direttore della Fondazione IFAB (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development).

Luca Mercalli parteciperà in remoto per condividere con il pubblico una visione del pianeta e del nostro Paese sullo stato attuale del clima. Sarà per lui un’occasione in più, che si aggiunte alle oltre 3000 conferenze tenute in tutto il mondo per diffondere una corretta informazione in merito ai mutamenti climatici, per affermare che la crisi attuale costituisce una minaccia esistenziale per l’intera umanità e per sottolineare anche il paradosso che, nonostante i tanti proclami a livello internazionale, le emissioni di gas serra continuano a crescere, con gravi conseguenze per il nostro pianeta.

“È chiaro che c’è sempre qualcosa che viene considerato più importante del clima e dell’ambiente da più di trent’anni, a partire dal Summit della Terra di Rio.
Abbiamo assistito alla nascita di trattati internazionali significativi come il Protocollo di Kyoto nel 1997 e l’Accordo di Parigi nel 2015, firmato da 194 paesi e dall’UE per  limitare il riscaldamento globale del mondo, ma purtroppo sono rimasti spesso solo sulla carta.
Nonostante alcuni segnali positivi, come quelli provenienti dagli stati del nord Europa, la maggior parte del mondo continua a fare poco o nulla.
Il vero indicatore purtroppo è il costante aumento delle emissioni”.

Gian Luca Galletti, in qualità di presidente di Emil Banca, offrirà una visione più dettagliata sul contesto italiano e sulle sfide specifiche che le imprese locali devono affrontare. Sottolineerà che, nonostante l’Italia contribuisca solo allo 0,8% delle emissioni globali e l’Europa all’8%, quest’ultima ha tradotto gli obiettivi del Protocollo di Parigi in legge, imponendo normative rigorose alle imprese europee, comprese quelle italiane, in base ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Le grandi aziende e le banche si sono già adeguate a questa transizione, ma anche le PMI dovranno farlo, altrimenti rischiano di perdere  la possibilità di essere partner delle grandi imprese per le quali sono fornitori, esponendosi anche al rischio di subire conseguenze finanziarie. Le banche valutano attentamente le aziende secondo questi criteri prima di concedere finanziamenti, il che potrebbe portare a costi del credito più elevati per chi non si adegua.

In sintesi, se da un lato le società necessitano di tempo per adeguarsi alla transizione, per preservare il pianeta diventa fondamentale agire tempestivamente.
Ricerche recenti indicano che l’Intelligenza Artificiale potrebbe fornire un valido supporto per ampliare le applicazioni e le tecnologie già consolidate, accelerando così i progressi in questo decennio cruciale per contrastare i cambiamenti climatici.
Ciò potrebbe portare a una riduzione delle emissioni globali fino al 10% entro il 2030, equivalente alle emissioni annuali di gas serra dell’intera Unione Europea.

Il potere dei ‘big data’ risulta essere una risorsa di inestimabile valore che può essere impiegato per quantificare e monitorare i trend del cambiamento climatico. Sarà Marco Becca, Direttore di IFAB ad illustrare come i dati possono trasformarsi in informazioni utili per affrontare sfide climatiche future attraverso il progetto E3CI – European Extreme Events Climate Index.

L’indice, il primo in Europa, è uno strumento che nasce con l’obiettivo di analizzare, quantificare e monitorare nel tempo gli eventi meteorologici estremi rivelando le tendenze climatiche di lungo periodo, mettendo in evidenza l’entità dei fenomeni idrogeologici ed identificando le aree più colpite.

A moderare la serata sarà il giornalista Lorenzo Benassi Roversi.

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